Entro il 31 marzo occorre presentare la domanda per aderire alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali, la cosiddetta “rottamazione”.
Perché rottamare le cartelle?
La rottamazione delle cartelle consente di ridurre l’importo da pagare in quanto vengono scontati:
- le sanzioni
- gli interessi di mora
L’importo residuo da pagare, per chi aderisce alla rottamazione, è quindi costituito:
- dalle somme dovute a titolo di capitale e interesse
- dalle somme dovute a Equitalia a titolo di aggio, spese di notificaAttività con la quale gli atti (avvisi di accertamento, cartelle di pagamento, ricorsi, sentenze eccetera) sono portati a conoscenza dei destinatari. e spese di rimborso per le eventuali procedure esecutive
Quali cartelle è possibile rottamare?
Le cartelle rottamabili sono quelle relative agli anni dal 2000 al 2016 e contenenti:
- imposte e tributi richiesti dall’Agenzia delle EntrateL’Agenzia delle Entrate è un ente pubblico che opera nell’ambito della riscossione dei tributi e della vigilanza sulla corretta applicazione della legislazione tributaria, con lo scopo di garantire l’adempimento degli obblighi fiscali da parte dei contribuenti. Tra i suoi compiti...
- contributi previdenziali e assistenziali richiesti dall’Inps
- premi assicurativi richiesti dall’Inail
Inoltre sono rottamabili anche le cartelle contenenti:
- sanzioni per violazioni del Codice della strada
- sanzioni per tasse e tributi dovuti a Regioni, Province e Comuni
Come si rottamano le cartelle?
Per aderire alla rottamazione delle cartelle occorre presentare entro il prossimo 31 marzo l’apposito modello di domanda DA1, presente sul sito di Equitalia.
La domanda di adesione dovrà essere firmata e presentata presso gli sportelli di Equitalia oppure inviata alla casella e-mail o Pec di Equitalia.
Come si effettua il pagamento?
L’importo dovuto, al netto delle sanzioni e degli interessi di mora, potrà essere pagato:
- in un’unica soluzione, entro il mese di luglio 2017, oppure
- in 5 rate, entro i mesi di luglio, settembre e novembre 2017 e aprile e settembre 2018.
La prima rata dovrà essere pari al 24% del totale, la seconda e la terza rata al 23%. Le rate successive saranno del 15% ciascuna.
Si potrà effettuare il pagamento con domiciliazione bancaria, con i bollettini inviati da Equitalia oppure direttamente agli sportelli di Equitalia.
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