Come funziona il bonus barriere architettoniche del 75%? Chi può usufruirne e quali sono i lavori che rientrano in questa agevolazione fiscale?
Il bonus barriere architettoniche è un sostegno che agevola chi procede all’eliminazione degli ostacoli per la mobilità delle persone.
Come per gli altri bonus edilizi, quali il bonus ristrutturazione e il bonus mobili, ci sono delle regole che vanno rispettate.
In questo articolo ti spiego:
- Cos’è il bonus barriere architettoniche?
- Chi ha diritto al bonus barriere architettoniche?
- Quale spesa massima posso sostenere?
- Quali sono i lavori ammessi al bonus barriere architettoniche?
Bonus barriere architettoniche: di cosa si tratta?
Il bonus è una detrazione che spetta per i lavori effettuati per superare ed eliminare le barriere architettoniche.
Si tratta di una detrazione dalle tasse (IRPEF e IRES) del 75% delle spese sostenute nel periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025.
Questa detrazione viene suddivisa in 5 quote annuali dello stesso importo.
Ad esempio: se sostieni una spesa per l’eliminazione di barriere architettoniche di 10.000 euro il bonus da detrarre è di 7.500 euro (10.000 x 75%).
Utilizzerai lo sconto in 5 anni con una detrazione di 1.500 euro per ciascun anno (7.500 diviso 5).
Bonus barriere architettoniche: chi ne ha diritto?
Il bonus spetta ai privati cittadini, compresi gli esercenti arti e professioni.
Inoltre spetta a tutti i titolari di partita IVA e anche agli enti pubblici e privati, alle società semplici e agli altri tipi di società.
I lavori devono essere svolti sulle abitazioni, sia sulle unità unifamiliari che negli appartamenti situati in condomini, ma solo per gli edifici già esistenti, cioè già iscritti al Catasto al momento dell’inizio dei lavori.
Ne hanno diritto sia i proprietari delle abitazioni che i detentori degli immobili, cioè gli inquilini o i comodatari.
Gli inquilini e i comodatari hanno diritto al bonus purché sostengano le spese con il consenso del proprietario e a condizione che esista un regolare contratto di affitto.
Il bonus spetta poi anche ai titolari di reddito d’impresa per gli immobili posseduti o detenuti o concessi in locazione a prescindere dalla categoria catastale dell’immobile stesso.
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Bonus barriere architettoniche: quale limite di spesa?
Il bonus viene calcolato sul 75% della spesa sostenuta e nel rispetto di un tetto massimo che deve essere non superiore a:
- 50.000 euro per le unità unifamiliari e per gli appartamenti in condomini;
- 40.000 euro per gli edifici formati da 2 a 8 unità immobiliari;
- 30.000 euro per gli edifici formati da più di 8 unità immobiliari.
Bonus barriere architettoniche: quali lavori sono agevolati?
Il bonus consente di ottenere l’agevolazione del 75% per i seguenti lavori di eliminazione delle barriere architettoniche:
- la sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti);
- il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori);
- il rifacimento di scale e ascensori;
- l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici.
Sono agevolati anche:
- gli interventi di automazione degli impianti degli edifici funzionali ad abbattere le barriere architettoniche;
- in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.
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