La Legge di Bilancio 2023 consente ai contribuenti di sanare con il versamento di 200,00 euro tutte le violazioni formali commesse sino al 31 ottobre 2022, per ciascun periodo d’imposta.
Cosa si regolarizza
Di seguito alcune delle casistiche più frequenti che possono essere regolarizzate.
VIOLAZIONE | OGGETTO | SANZIONE APPLICABILE |
Fatture irregolari | Indicazioni irregolari | da € 1.000 a € 8.000 |
Dati liquidazione | Omessa, incompleta o infedele comunicazione dei dai delle liquidazioni periodiche | da € 500 a € 2.000 |
Intrastat | Omessa presentazione degli elenchi, o incompleta, inesatta o irregolare compilazione degli elenchi | da € 500 a € 1.000 |
F24 a zero | Omessa presentazione del modello contenente i dati relativi alla eseguita compensazione | sanzione di € 100 |
Inversione contabile non applicata | Il cessionario o il committente non sono tenuti all’assolvimento dell’IVA, ma è sanzionato | da € 250 a € 10.000 |
Inversione contabile erroneamente assolta dal cessionario o committente | Il cedente o il prestatore non sono tenuti all’assolvimento dell’IVA, ma è sanzionato | da € 250 a € 10.000 |
Detrazione IVA in misura superiore a quella effettiva da parte del cessionario o committente | Detrazione IVA. La restituzione dell’imposta è esclusa qualora il versamento sia avvenuto in un contesto di frode fiscale | da € 250 a € 10.000 |
Obblighi inerenti alla documentazione e alla registrazione di operazioni imponibili ai fini IVA | Quando la violazione non ha inciso sulla corretta liquidazione del tributo | da € 250 a € 2.000 |
Irregolare tenuta della contabilità | Mancata tenuta o non conservazione della contabilità in materia di imposte sui redditi e IVA | da € 1.000 a € 8.000 |
Cosa non si regolarizza
Non è possibile avvalersi della regolarizzazione con riferimento:
- agli atti di contestazione o irrogazione delle sanzioni emessi per consentire l’emersione di attività finanziarie e patrimoniali fuori dal territorio dello Stato;
- alle violazioni formali già contestate in atti divenuti definitivi al 1° gennaio 2023;
- alla tardiva od omessa comunicazione all’Enea dei dati relativi agli interventi di riqualificazione energetica;
- alle violazioni degli obblighi di monitoraggio fiscale, in particolare dell’obbligo di compilazione del quadro RW e quelle concernenti l’IVIE e l’IVAFE.
Come fare la regolarizzazione
Occorre effettuare un versamento di 200 euro per ciascuno dei periodi d’imposta cui si riferiscono le violazioni formali.
Il versamento può essere eseguito in due rate di pari importo, la prima entro il 31 marzo 2023 e la seconda entro il 31 marzo 2024. È consentito anche il versamento in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2023.
Le annualità che possono essere regolarizzate sono quelle dal 2018 sino al 2022 compreso.
Cosa consigliamo
In base all’esperienza degli anni passati, relativa a questo tipo di sanatorie, lo Studio consiglia vivamente di aderire per tutte le annualità ancora accertabili dall’Agenzia Entrate.
Consigliamo di aderire alla sanatoria principalmente perché:
- le sanzioni applicabili sono molto elevate: anche solo una dicitura non corretta su una fattura determina una sanzione da € 1.000 a € 8.000;
- l’importo di 200 euro per ciascuna annualità che copre tutte le irregolarità formali dell’anno è molto conveniente;
- il versamento di quanto dovuto (200 euro per ciascuna annualità) può essere eseguito in 2 rate annuali di pari importo.