Hai intenzione di ristrutturare la tua casa o lo hai già fatto? Hai diritto a una detrazione fiscale del 50% sulle spese che sostieni per molti degli interventi edilizi sulla casa o sulle parti comuni del condominio: il Bonus Ristrutturazione.
In questa guida ti spiego:
- come funziona il bonus ristrutturazione
- chi ne ha diritto
- quali immobili sono agevolati
- per quali lavori è previsto
- tutte le regole da rispettare
Cos’è il bonus ristrutturazione?
Il bonus ristrutturazione, anche detto bonus casa, è una detrazione fiscale, applicata al reddito delle persone fisiche (IRPEF), che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione eseguiti su immobili residenziali.
Assieme al bonus ristrutturazione è possibile utilizzare anche il bonus mobili 2023.
Il limite massimo di spesa su cui è possibile fruire della detrazione del 50% è di 96.000 euro (Iva compresa) per ciascuna unità immobiliare. Si tratta di un massimale di spesa annuo.
Per il 2023 l’importo massimo della detrazione è di 48.000 euro (Iva compresa) per ciascuna unità.
Per i lavori eseguiti nei condomini il massimale si moltiplica per il numero delle unità.
Il bonus ristrutturazione consente di detrarre il 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024.
La detrazione del bonus ristrutturazione dall’IRPEF avviene in 10 quote annuali, di pari importo, tra i soggetti che ne hanno diritto; tale spesa si detrae inserendola nelle successive 10 dichiarazioni dei redditi.
Ecco un esempio pratico.
- sostieni una spesa agevolata di 40.000 euro
- ti spetta una detrazione fiscale di 20.000 euro
- che detrai in quote annuali di 2.000 euro
A chi spetta il bonus ristrutturazione?
I beneficiari del bonus ristrutturazione sono i titolari di diritti reali e personali sugli immobili su cui vengono eseguiti i lavori di ristrutturazione, che sostengono la spesa.
Si tratta dei:
- proprietari
- nudi proprietari
- titolari di diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
- locatari o comodatari
- soci di cooperative divise e indivise
- imprenditori individuali (ma solo per gli immobili non compresi tra i beni strumenti o merce)
- soggetti indicati nell’articolo 5 del TUIR, che producono redditi in forma associata (in pratica, le società)
In caso di locazione o comodato è necessario che il relativo contratto sia registrato prima dell’inizio dei lavori.
Su quali edifici si applica il bonus ristrutturazione?
L’agevolazione spetta solo per gli immobili a destinazione residenziale e per le loro pertinenze (cantina, box, ecc.) di qualsiasi categoria catastale, anche se rurale.
Quindi tutte le categorie catastali che vanno dall’A/1 all’A/11, esclusa la categoria catastale A/10.
Sono infatti esclusi dal bonus ristrutturazione gli immobili a destinazione catastale di uffici, negozi, laboratori, industrie e altri simili.
I lavori di ristrutturazione possono riguardare sia una singola unità immobiliare sia le parti comuni di edifici condominiali.
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Quali sono i lavori di ristrutturazione agevolati per il bonus ristrutturazione?
La dicitura “lavori di ristrutturazione” è piuttosto generica ma l’Agenzia Entrate ha elencato in maniera dettagliata gli interventi che hanno diritto all’agevolazione.
Ecco di seguito una lista degli interventi realizzabili sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni condominiali.
Opere edili su singole unità immobiliari
Per singole unità immobiliari si intendono sia le case unifamiliari sia gli appartamenti.
Le opere agevolate devono rientrare in una di queste categorie di lavori:
- manutenzione straordinaria
- restauro e risanamento conservativo
- ristrutturazione edilizia
- altri interventi
Le singole unità immobiliari non hanno diritto all’agevolazione in caso di opere di manutenzione ordinaria, che spettano solo per i lavori condominiali.
Ecco un elenco dettagliato, ma non esaustivo, di quali sono i lavori agevolati.
Manutenzione straordinaria
Sono gli interventi di:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso
- frazionamento o accorpamento di unità immobiliari
- modifiche della distribuzione interna
- rifacimento di scale e rampe
- interventi finalizzati al risparmio energetico
- costruzione di scale interne
Restauro e risanamento conservativo
Si tratta di lavori quali:
- interventi mirati a eliminare e prevenire situazioni di degrado
- adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti
- apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali
Ristrutturazione edilizia
Si tratta degli interventi di:
- demolizione e ricostruzione anche con incremento volumetrico
- modifica della facciata
- realizzazione di una mansarda o di un balcone
- trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
- costruzione di servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti
- cambio di destinazione
Altri interventi agevolati
Il bonus ristrutturazione si applica anche a questi lavori eseguiti sulle singole unità immobiliari:
- interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi
- effettuati per eliminare le barriere architettoniche o finalizzati a favorire la mobilità a persone con disabilità gravi
- utili a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi
- bonifica dall’amianto ed esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici
Opere edili su parti condominiali
Gli interventi agevolati devono rientrare in una di queste categorie di lavori:
- manutenzione ordinaria
- manutenzione straordinaria
- restauro e risanamento conservativo
- ristrutturazione edilizia
Delle ultime 3 categorie ho già scritto nel precedente paragrafo pertanto vediamo quali sono i lavori che rientrano nella manutenzione ordinaria.
Manutenzione ordinaria
I lavori di manutenzione ordinaria riguardano:
- le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici
- le opere necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti
- la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti
- la tinteggiatura di pareti, soffitti e il rifacimento di intonaci interni
- l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze
- la verniciatura delle porte dei garage
Altre spese agevolate legate alla ristrutturazione
Sia per le singole unità immobiliari che per i lavori condominiali, in aggiunta ai lavori sopra elencati, è possibile detrarre alcune spese legate alla ristrutturazione.
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Si tratta delle spese per:
- la progettazione degli interventi
- le prestazioni professionali richieste dai lavori
- la messa in regola degli edifici
- acquisto dei materiali
- perizie, sopralluoghi, relazioni di conformità
- IVA, bolli, rilascio di autorizzazioni
- oneri di urbanizzazione
- spese per il rilascio del visto di conformità, delle attestazioni e delle asseverazioni
Quali sono gli adempimenti da rispettare?
Per ottenere il bonus ristrutturazione è necessario, oltre all’esecuzione di un intervento agevolato, il rispetto di tutti gli adempimenti previsti dalla legge.
Titolo abilitativo
Il bonus ristrutturazione spetta sia nei casi in cui esiste l’obbligo di un titolo abilitativo (CILA, SCIA, ecc.) sia nei casi in cui non occorre alcun titolo.
Quando il tipo di lavoro da eseguire non necessita di titoli abilitativi occorre predisporre una dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
Notifica preliminare ASL
Quando l’intervento da eseguire richiede la presenza di 2 o più imprese, anche non contemporaneamente, occorre effettuare l’invio della notifica preliminare all’ASL competente.
Modalità di pagamento
I pagamenti delle spese agevolate vanno fatti con “bonifico parlante”, sia bancario che postale, specifico per le agevolazioni fiscali.
Il bonifico deve contenere queste indicazioni:
- causale del versamento con riferimento alla norma (art. 16 bis DPR 917/1986)
- codice fiscale del beneficiario della detrazione
- codice fiscale o partita IVA del beneficiario del pagamento
Comunicazione ENEA
In caso di lavori che comportano un risparmio energetico e/o utilizzano fonti rinnovabili occorre inviare una comunicazione telematica all’ENEA (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente).
La comunicazione va inviata entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori.
Quali documenti vanno conservati?
In caso di lavori di ristrutturazione eseguiti su singole unità immobiliari è necessario conservare la seguente documentazione:
- ricevute dei bonifici di pagamento
- fatture e ricevute fiscali relativi alle spese
- notifica preliminare ASL con data di inizio lavori (ove richiesta)
- ricevuta di pagamento IMU (ove dovuta)
- copia titolo abilitativo o dichiarazione sostitutiva
Per i lavori eseguiti su parti condominiali occorrono ulteriori documenti.
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