Vuoi ascoltare il contenuto dell’articolo? Clicca sul tasto giallo qui sotto!
Il prossimo 4 Marzo andremo alle urne per eleggere il nuovo Parlamento.
La scelta di coloro che si recheranno a votare sarà determinante per le decisioni che saranno prese dai nostri rappresentanti nei prossimi cinque anni.
Ciascuno di noi ha a cuore alcuni argomenti di discussione politica, piuttosto che altri.
Chi è interessato al tema del lavoro, chi è interessato al tema della sanità pubblica. Alcuni sono più coinvolti dalla questione sicurezza, mentre altri, avendo figli in giovane età, sono più partecipi all’argomento della scuola. E così via.
Il mio punto di vista è, per certi versi, privilegiato in quanto sono ogni giorno a stretto contatto con le problematiche e le istanze di piccoli e medi imprenditori e di liberi professionisti.
Mi faccio, pertanto, portatore di istanze che non sono solo mie personali, ma rappresentano, senza presunzione, le richieste di un importante settore dell’economia italiana: quello delle partita Iva, del commerciante, dell’artigiano, del professionista.
Le mie richieste sono solamente due.
La prima.
Chiedo che venga posto fine all’atteggiamento di arrogante superiorità che il legislatore ha sempre dimostrato nei confronti del contribuente, cioè di chi paga le tasse, nel momento in cui introduce norme o regolamenti che non tengono in nessun conto le regole di comportamento previste dallo Statuto del contribuente.
La seconda.
Auspico che in futuro venga messo in atto un serrato e continuo confronto tra il legislatore ed i rappresentanti di tutte le realtà economiche del nostro Paese, al fine di evitare l’introduzione di nuovi obblighi o adempimenti che non sono di alcuna utilità, ma che costituiscono un grosso onere per la piccola impresa ed il professionista.
E tu che leggi (o ascolti) cosa pensi delle mie richieste? Hai altre richieste da aggiungere?
Scrivi il tuo pensiero nei commenti.