Dal 9 settembre 2017 sono in vigore importanti novità per i buoni pasto, anche detti ticket restaurant, come la possibilità di cumulo dei buoni pasto nei supermercati fino a 8 ticket, la possibilità di utilizzarli anche per l’acquisto di generi alimentari presso mercati, produttori agricoli e agriturismo.
Vediamo quali sono le novità introdotte dal recente Decreto del Ministero dello Sviluppo economico.
Cosa sono i buoni pasto?
Per buono pasto si intende
il documento di legittimazione, anche in forma elettronica, che attribuisce al titolare, ai sensi dell’articolo 2002 del codice civile, il diritto ad ottenere il servizio sostitutivo di mensa per un importo pari al valore facciale del buono e, all’esercizio convenzionato, il mezzo per provare l’avvenuta prestazione nei confronti delle società di emissione
I buoni pasto sono utilizzabili solo dai lavoratori subordinati e dai prestatori di un rapporto di collaborazione.
Non sono cedibili, né cumulabili oltre il limite di 8 buoni, né commercializzabili o convertibili in denaro e sono utilizzabili solo dal titolare.
Buoni pasto cartacei
I buoni pasto in forma cartacea devono contenere le seguenti indicazioni:
- il codice fiscaleSequenza di caratteri alfanumerici che identifica ogni contribuente (persone fisiche, società, enti eccetera) nei rapporti con l’Amministrazione finanziaria e con gli altri enti e uffici pubblici. Per le persone fisiche viene determinato sulla base dei dati anagrafici; per le persone... o la ragione sociale del datore di lavoro
- la ragione sociale e il codice fiscaleSequenza di caratteri alfanumerici che identifica ogni contribuente (persone fisiche, società, enti eccetera) nei rapporti con l’Amministrazione finanziaria e con gli altri enti e uffici pubblici. Per le persone fisiche viene determinato sulla base dei dati anagrafici; per le persone... della società di emissione
- il valore facciale espresso in euro
- la data di scadenza di utilizzo
- lo spazio riservato all’apposizione della data di utilizzo, della firma del titolare e del timbro dell’esercizio presso il quale viene utilizzato
- la dicitura “il buono pasto non è cedibile, né cumulabile oltre il limite di otto buoni, né commercializzabile o convertibile in denaro; può essere utilizzato solo se datato e sottoscritto dal titolare”
Buoni pasto elettronici
In questo caso i buoni pasto elettronici vengono accreditati su una apposita carta, simile ad esempio al bancomat, intestata al lavoratore dipendente, su cui sono già presenti alcuni dei dati obbligatori.
La data in cui viene utilizzato il buono pasto e i dati dell’esercizio convenzionato sono associati elettronicamente al momento dell’utilizzo del buono pasto.
In quali esercizi si possono utilizzare i buoni pasto?
E’ stato ampliato l’elenco degli esercizi convenzionati presso cui è consentito utilizzare i buoni pasto ovvero:
- negli esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande, cioè bar e ristoranti
- nelle mense aziendali ed interaziendali
- negli esercizi di vendita al dettaglio di generali alimentari, sia in sede fissa che su area pubblica, cioè nei negozi alimentari e anche nei mercatini
- negli esercizi di vendita al dettaglio nei locali di produzione, cioè nelle attività artigiane, come ad esempio nei panifici con rivendita
- nei luoghi di vendita al dettaglio da parte di produttori agricoli e coltivatori diretti
- presso gli esercizi di agriturismo
- presso gli esercizi di ittiturismo
Come vengono tassati i buoni pasto?
Nulla è variato per quanto riguarda la tassazione da applicare ai buoni pasto e pertanto:
- i buoni pasto elettronici sono esenti da imposte fino a 7 euro
- i buoni pasto cartacei sono invece esenti fino a 5,29 euro
I buoni pasto con valore facciale superiore alle suddette soglie sono soggetti a tassazione ed a contribuzione previdenziale.
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