Contributi lavoro autonomo occasionale: sono dovuti?

Contributi lavoro autonomo occasionale: sono dovuti?
Immagine generata con IA

Hai iniziato a svolgere dei piccoli lavori nel tempo libero, in modo regolare?

Questa tua attività, se svolta in maniera saltuaria e sporadica, rientra nelle cosiddette “prestazioni di lavoro autonomo occasionale“.

Sai già di cosa si tratta e come funziona, hai magari sottoscritto un piccolo contratto e sai già come si compila una ricevuta.

Tuttavia esiste anche l’obbligo di iscrizione e versamento dei contributi alla Gestione separata INPS, ma soltanto nel momento in cui superano determinate soglie di reddito.

In questo articolo ti spiego:

  • quando devi iscriverti alla Gestione separata
  • come fare per iscriverti alla Gestione separata
  • cosa devi comunicare al tuo committente
  • come calcolare i contributi da versare

Contributi lavoro autonomo occasionale: quando iscriversi?

Se svolgi prestazioni di lavoro autonomo occasionale sei obbligato a iscriverti alla Gestione separata INPS, nel momento in cui il reddito annuo di queste prestazioni supera i 5.000 euro.

Pertanto, sei obbligato a iscriverti alla Gestione separata INPS e a versare i contributi alla suddetta Gestione separata, solo nel momento in cui realizzi un reddito annuo eccedente i 5 mila euro, anche se a seguito di prestazioni svolte a favore di più committenti.

Fino alla soglia dei 5 mila euro, non sei tenuto ad iscriverti alla Gestione separata e neppure a versare i contributi.

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Contributi lavoro autonomo occasionale: come iscriversi?

Dal momento in cui superi la soglia di 5 mila euro annui, scatta l’obbligo di iscriverti alla Gestione separata.

L’iscrizione alla Gestione separata INPS è a carico del lavoratore e pertanto dovrai attivarti direttamente.

Per fare l’iscrizione è necessario collegarsi al sito internet dell’INPS e poi seguire le indicazioni “Pensione e previdenza – Iscrizione dei lavoratori parasubordinati alla Gestione separata”.

Per utilizzare il servizio online dell’INPS è necessario utilizzare le credenziali SPID, CIE o CNS.

Contributi lavoro autonomo occasionale: cosa comunicare al committente?

Se superi la soglia dei 5 mila euro, oltre ad iscriverti alla Gestione separata INPS, devi anche comunicarlo tempestivamente al tuo committente.

Questo obbligo è necessario per permettere al tuo committente di trattenere i contributi dovuti, nel momento in cui liquida il tuo compenso.

Inoltre, il committente ha l’obbligo di versare i contributi dovuti all’INPS, sia per la quota trattenuta al lavoratore che per la quota a suo carico.

Contributi lavoro autonomo occasionale: quanto si versa?

I contributi dovuti alla Gestione separata INPS sono dovuti in misura pari al:

  • 24% per i lavoratori che sono già pensionati oppure iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria; in questo caso l’8% è a carico del lavoratore ed il 16% in capo al committente;
  • 33,72% in tutti gli altri casi, di cui l’11,24% a carico del lavoratore ed il 22,48% in capo al committente.

L’obbligo di trattenere i contributi al lavoratore e di versarli all’INPS spetta esclusivamente al committente.

Per esempio, se un lavoratore guadagna 7.000 euro in un anno, i contributi si calcolano solo sui 2.000 euro eccedenti la soglia di esenzione:

  • compenso lordo: 7.000 euro
  • eccedenza: 7.000 – 5.000 = 2.000
  • contributi a carico del lavoratore: 2.000 x 11,24% = 225 euro

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Svolgo dal 1984 la professione di Ragioniere Tributarista con studio in Torino. La mia specializzazione consiste nel fornire risposte e soluzioni alle problematiche fiscali e tributarie delle piccole imprese e dei liberi professionisti.