La comunicazione preventiva all’Ispettorato del Lavoro riguarda chi svolge attività di lavoro autonomo occasionale, una forma di collaborazione sempre più diffusa.
Si parla di “prestazioni di lavoro autonomo occasionale” quando intraprendi una attività professionale in maniera saltuaria e sporadica.
È importante che tu conosca di cosa si tratta e come funziona , che sottoscrivi un piccolo contratto e che compili la ricevuta per le tue prestazioni.
Inoltre devi iscriverti alla Gestione separata INPS, se il tuo compenso supera certi importi e poi devi presentare la dichiarazione dei redditi e pagare le tasse.
Tuttavia esiste anche un obbligo di comunicazione preventiva all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, che deve essere inviata per determinate tipologie di attività.
In questo articolo ti spiego:
- cos’è la comunicazione preventiva all’Ispettorato del lavoro
- chi deve inviare la comunicazione preventiva
- come e quando va inviata la comunicazione preventiva
- cosa succede se non viene inviata
- chi è escluso dall’obbligo di invio della comunicazione preventiva
Cos’è la comunicazione preventiva Ispettorato del Lavoro
A partire dal 21 dicembre 2021 è stato introdotto l’obbligo per i committenti di comunicare preventivamente all’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente l’inizio di una prestazione di lavoro autonomo occasionale.
Questo adempimento mira a monitorare e prevenire forme elusive nell’utilizzo di queste collaborazioni.
Chi è tenuto alla comunicazione preventiva
L’obbligo riguarda i committenti che operano in qualità di imprenditori.
Sono esclusi da questo obbligo:
- gli studi professionali non organizzati in forma d’impresa
- le fondazioni ITS
- gli enti del terzo settore
- i lavoratori dello spettacolo
Vuoi saperne di più?
Contattaci subito: avrai un team di esperti al tuo servizio!
Modi e tempi della comunicazione preventiva
La comunicazione deve essere effettuata prima dell’inizio della prestazione lavorativa.
Dal 1° maggio 2022, l’unico canale valido per l’invio è il portale “Servizi Lavoro” del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, accessibile tramite SPID o CIE.
La comunicazione deve includere:
- dati del committente e del prestatore
- luogo della prestazione
- descrizione sintetica dell’attività
- data di inizio e presumibile durata della prestazione
- compenso pattuito
Se l’opera o il servizio non si conclude nell’arco temporale indicato, è necessario effettuare una nuova comunicazione.
Sanzioni per mancata comunicazione preventiva
La mancata o tardiva comunicazione comporta una sanzione amministrativa che varia da 500 a 2.500 euro per ciascun lavoratore autonomo occasionale.
Eccezioni all’obbligo di comunicazione preventiva
Sono esclusi dall’obbligo di comunicazione:
- collaborazioni coordinate e continuative
- prestazioni occasionali regolate con il Libretto Famiglia
- professioni intellettuali, già oggetto di apposita disciplina
- attività autonome esercitate abitualmente e assoggettate al regime IVA
- rapporti di lavoro intermediati da piattaforme digitali
Se l’articolo ti è stato utile o ha riscosso il tuo interesse, condividilo con altri. Se hai dei dubbi o necessiti di approfondimenti scrivi nei commenti.
Vuoi chiarire i tuoi dubbi?
Richiedi una consulenza: i nostri professionisti sono a tua disposizione!