La rottamazione delle cartelle esattoriali concede il bis

Equitalia

si rottama anche il 2017


Cartelle esattoriali la rottamazione concede il bis
© fusolino / Fotolia

E’ stata riproposta la possibilità di fare la “rottamazione” dei debiti derivanti da cartelle esattoriali, evitando le sanzioni e gli interessi di mora, così come era stato previsto per le cartelle esattoriali dall’anno 2000 all’anno 2016.

E’ ora possibile “rottamare” (cioè pagare con importi ridotti rispetto a quelli indicati sulla cartella stessa) tutte le cartelle esattoriali emesse dall’anno 2000 sino allo scorso 30 settembre 2017, presentando una apposita istanza.

Come funziona la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali?

La nuova possibilità di “rottamare” le cartelle esattoriali permette di saldare i debiti che riguardano non solo le vecchie cartelle esattoriali (cioè quelle pervenute entro dicembre 2016) ma anche le cartelle più recenti, purché relative a somme iscritte entro il 30 settembre 2017.

Se si utilizza questa nuova possibilità di “rottamazione” si ottiene il saldo del debito, evitando il pagamento delle sanzioni e degli interessi di mora contenuti nelle cartelle stesse.

L’estinzione delle cartelle esattoriali:

  • avviene con il pagamento di quanto dovuto a titolo di capitale ed interessi oltre che delle somme maturate a favore dell’Agente della riscossione (ad esempio a titolo di aggio);
  • può essere anche parziale, cioè è possibile estinguere anche solo un singolo carico iscritto a ruolo;
  • è consentita anche per i carichi costituiti da sole sanzioni;
  • riguarda i carichi:
    • definitivi per mancata impugnazione o per conclusione del giudizio;
    • ancora in contestazione

La definizione è ammessa anche se non sono stati effettuati i versamenti relativi ai piani rateali in corso.

Cosa fare per rottamare le cartelle esattoriali?

Per ottenere la definizione delle cartelle esattoriali è necessario:

  • manifestare la volontà di avvalersene presentando l’istanza entro il 15 maggio 2018 con l’apposito modello DA-2017;
  • effettuare il pagamento delle somme dovute in unica soluzione entro il mese di luglio 2018 oppure in un massimo di 5 rate di pari importo (20%) alle seguenti scadenze:
    • luglio, settembre, ottobre, novembre 2018
    • febbraio 2019

L’Agente della riscossione:

  • entro il 31 marzo 2018 avvisa il debitore con posta ordinaria delle cartelle esattoriali non ancora notificate ma prese in carico dal 1° gennaio al 30 settembre 2017;
  • entro il 30 giugno 2018 comunica al debitore l’importo delle somme dovute ai fini della definizione.

Occorre ricordare che a seguito della presentazione dell’istanza e fino alla scadenza della prima o unica rata delle somme dovute per la definizione è sospeso il pagamento dei versamenti rateali già in essere.

Come si compila il modulo di adesione?

Per aderire alla nuova “rottamazione” è necessario manifestare la propria volontà all’Agente della riscossione presentando, entro il 15 maggio 2018, l’apposito modello DA-2017 (“Dichiarazione di adesione alla definizione agevolata”), disponibile sul sito Internet https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/it/

Il modello va presentato:

  • direttamente allo sportello dell’Agente di riscossione, oppure
  • tramite PEC utilizzando gli specifici indirizzi di posta elettronica nello stesso riportati.

Nel modello DA-2017 devono essere riportati, in particolare, le informazioni riguardanti:

  • la volontà di definire tutti i carichi ovvero soltanto alcuni di essi;
  • la scelta della modalità di effettuazione del pagamento delle somme dovute (unica soluzione o in forma rateale, massimo 5);
  • la presenza o meno della pendenza di giudizi aventi ad oggetto i carichi cui si riferisce l’istanza. In caso di contenzioso in corso, il contribuente assume l’impegno a rinunciarvi.

Come si pagano le cartelle esattoriali rottamate?

Il pagamento di quanto dovuto per la definizione agevolata può essere effettuato tramite uno dei seguenti canali:

  • portale https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/it/
  • App EquiClick;
  • sportelli di Agenzia delle Entrate – Riscossione;
  • sportelli bancari o uffici postali o home banking;
  • punti Sisal e Lottomatica;
  • tabaccai convenzionati con Banca 5;
  • sportelli bancomat che hanno aderito ai servizi CBILL;
  • Postamat;
  • domiciliazione bancaria.

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Svolgo dal 1984 la professione di Ragioniere Tributarista con studio in Torino. La mia specializzazione consiste nel fornire risposte e soluzioni alle problematiche fiscali e tributarie delle piccole imprese e dei liberi professionisti.