Un Social Media Manager è un professionista che gestisce i canali di comunicazione sui social media di un’azienda.
Si occupa di creare strategie di marketing, pubblicare contenuti, interagire con il pubblico e analizzare i risultati per migliorare la presenza online dell’azienda.
Vorresti intraprendere questa professione in forma occasionale e non sai se è possibile svolgere questa attività compilando una ricevuta di prestazione occasionale?
Oppure stai già operando come Social Media Manager in forma saltuaria e vuoi sapere come comportarti con la partita IVA?
In questo articolo ti spiego:
- quando non serve la partita IVA per l’attività di Social Media Manager
- come funziona (per davvero) il tetto dei 5.000 euro
- quando devi aprire la partita IVA come Social Media Manager e come fare
Quando non serve la partita IVA come Social Media Manager
Se sei all’inizio della tua carriera di Social Media Manager e svolgi qualche piccolo lavoretto saltuario puoi non aprire la partita IVA ma rilasciare delle ricevute per prestazioni occasionali.
In questo caso, al momento dell’incasso, sei tenuto a consegnare una dichiarazione della somma percepita che ti verrà pagata dopo aver detratto la ritenuta di acconto del 20%. In pratica il tuo cliente ti verserà solo l’80% della cifra pattuita e il restante 20% sarà considerato come anticipo delle tue tasse.
Le prestazioni occasionali hanno tuttavia dei limiti molto stringenti: infatti per poter utilizzare questo metodo devi:
- rispettare il principio di occasionalità, cioè devi limitarti a una prestazione una tantum con lo stesso cliente durante l’anno;
- rispettare il limite temporale di continuità della prestazione che deve essere di massimo 30 giorni;
- rinunciare a pubblicizzare e promuovere la tua attività
Se rispetti tutte queste condizioni la tua attività è considerata una prestazione di lavoro autonomo occasionale.
Come vedi si tratta di condizioni che sono adatte a chi svolge qualche piccola prestazione per arrotondare lo stipendio da dipendente o a chi effettua solo lavori in forma occasionale.
In tutti gli altri casi è necessario procedere all’apertura della partita IVA.
Cosa succede se supero i 5.000 euro di fatturato?
Il tetto dei 5.000 euro annui di fatturato ha sempre generato degli equivoci.
Anche tu ti sei già chiesto: “Fino a 5.000 di fatturato non devo aprire la partita Iva per fare il Social Media Manager e non pago le tasse”, vero?
In realtà, non funziona così. Il tetto massimo dei 5.000 euro non serve per definire se devi aprire la partita IVA oppure no.
Il superamento dei 5.000 euro di fatturato è rilevante solo ed esclusivamente ai fini previdenziali, in quanto, se superi questo limite, devi iscriverti e versare i contributi alla Gestione separata INPS.
Al superamento di tale tetto di fatturato i contributi sono dovuti per 1/3 da te e per 2/3 dal tuo committente.
Se invece eserciti questa professione con continuità e in modo professionale, a prescindere dal tuo fatturato, devi necessariamente aprire la partita IVA.
Aprire la partita IVA come Social Media Manager
Per richiedere la partita IVA devi presentare la pratica di inizio attività all’Agenzia delle Entrate dove devi indicare, oltre ad altri dati e informazioni, il codice ATECO 73.11.02.
Questo codice ATECO si riferisce a coloro per i quali l’attività consiste nella gestione delle campagne social, nella creazione dei contenuti social o di pagine web o funnel di vendita.
Inoltre devi indicare il regime fiscale che vuoi utilizzare per la tua attività: se si tratta della prima attività professionale in assoluto è probabile che ti convenga adottare il regime forfettario.
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